Marsiglia, perla mediterranea dove un kalashnikov si compra come un croissant

Marseille est la plus belle ville du monde. Marsiglia è la più bella città del mondo‘, cantano i Massilia Sound.
La luce e il Mediterraneo contribuiscono alla bellezza di Marsiglia, ma un filo nero collega nel tempo la sua storia criminale.

Una storia criminale

Dal milieu marsigliese negli anni immediatamente precedenti alla Prima guerra mondiale. Fu questo l’inizio, quando la città fu meta di una forte ondata di migrazione proveniente dalle aree mediterranee, principalmente Italia, Spagna e Corsica, che stravolse l’assetto urbano, caratterizzandone, da lì in avanti in modo irreversibile, il contesto sociale.

E in questa prima fase che nacquero i primi gruppi criminali, formati da gente approdata a Marsiglia che si servirà delle estese rotte commerciali per sviluppare i propri mercati illegali.

Fino ai giorni nostri con una criminalità dedita, innanzitutto, al traffico e allo spaccio di droga.
Nel 2020 il sindaco socialista Benoît Payan ha dichiarato: «Ormai a Marsiglia si può comprare un kalashnikov con la stessa facilità con cui si compra un croissant al cioccolato».

Omicidi e povertà, i quartieri nord

Dall’inizio del 2021 sono avvenuti quindici omicidi per regolamento di conti legati al traffico di droga. Sono stati uccisi anche un ragazzo di 17 anni e una ragazzina di 14 anni. La Marsiglia dove sono avvenuti gli omicidi è quella dei quartieri nord, le squallide cités, dove regna la povertà, dove le forze dell’ordine non sempre sono presenti e vi è il dominio dei clan della droga.

Marsiglia. Foto via Pixabay

Oltre alla criminalità vi è la povertà: il 26% degli abitanti vive sotto la soglia di povertà e la disoccupazione è quasi al 10%. Inoltre vi è crisi degli alloggi e dei trasporti pubblici. Tutto ciò fa della più bella città di Francia, la più ricca di problemi.

Nonostante Euroméditerranée, che ha promosso cultura, arti, opere architettoniche e turismo internazionale, Marsiglia non è riuscita a riscattarsi completamente da città povera. E pericolosa.

La visita di Macron

In aiuto a Marsiglia è arrivato il presidente francese Emmanuel Macron con sette ministri e un piano ambizioso per la città, per farla diventare la Capitale del Mediterraneo. Un piano d’urgenza, denominato ”Marsiglia in grande”, di ammodernamento della città con diversi miliardi di euro.

Marsiglia. Foto via Pixabay

Macron ha incontrato tutti i politici eletti a Marsiglia, compreso Jean-Luc Mélenchon della France Insoumise, secondo cui la mossa del presidente aveva solo carattere elettoralistico, in vista delle elezioni del 2022. Macron ha incontrato innanzitutto il sindaco socialista Benoît Payan e la giunta di sinistra Printemps Marsillais. Benoît Payan, giovane e pragmatico, ha cercato, nell’interesse della città, un’intesa con Macron, più che fare battute.

Secondo il principio ”Non è Parigi che viene a gestire Marsiglia”, è chiaro che eventuali finanziamenti per migliorare la città saranno gestiti dalla giunta locale. Allo stesso tempo nella società marsigliese dovranno crescere realtà sociali e culturali in grado di togliere spazio alla criminalità. E soffocarla.