Il giorno in cui Eduardo Galeano ha lasciato questo mondo

Era un lunedì, esattamente lunedì 13 aprile del 2015. Da pochi giorni ero tornata in Italia dall’Uruguay e quel giorno, appena aperto il primo messaggio, mi sono sentita vuota, profondamente triste, disorientata. Qualcosa di molto importante era accaduto. Un Amico, il mio amico Eduardo Galeano se ne era andato, non era più fra noi.

Si piangono, e tanto, gli Amici quando tali sono davvero. E allora una sequenza di immagini ha continuato a sfilare davanti ai miei occhi, immagini strappate ai ricordi perché non volevo dimenticare neanche un momento condiviso con Eduardo e Helena. Venezia, Milano, El Brasilero – vecchio caffè di Montevideo – le notti, quelle notti felici, lunghe e anche interminabili di buona carne alle brace e miglior rosso intorno al tavolo sotto il grande albero del giardino della loro casa in Malvin – vecchio barrio della nostra città.

Poi lentamente ho iniziato a capire che Eduardo in ogni caso stava con noi, era tra noi, con i suoi libri, i suoi articoli, le sue frasi, le battute e quell’ironia che solo i Grandi conoscono. Ho riletto quanto avevo già letto e vedevo il suo sorriso, i suoi gesti, ascoltavo la sua voce, sentivo la sua presenza… viva.

Non se ne andrà mai, l’attualità di quanto ha scritto è tale che non lo si potrà dimenticare, ci sarà sempre il bisogno di tornare ad aprire qualche capitolo di qualche suo libro per meglio interpretare, capire, approfondire cosa succede e perché in quel nostro martoriato continente.

Eduardo Galeano parla de Le vene aperte dell’America Latina

Siglo XXI celebra quest’anno con una edizione speciale i cinquanta anni di Las Venas Abiertas de América Latina. C’è modo migliore per affermare che Eduardo Galeano è sempre con noi e tra di noi?

La nuova edizione di Le vene aperte dell’America Latina, in occasione dei 50 anni dalla prima pubblicazione

Oggi più che mai ricordo quando Eduardo diceva: «ojala podamos tener el coraje de estar solos, y la valentia de  arriesgarnos a estar juntos».

Ma è il suo caro Amico Mario Benedetti che lo ricorda nel migliore dei modi:

a los que buscan

aunque no encuentren

a los que avanzan

aunque se pierdan

a los que viven

aunque se mueran  

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