Francesco Cecchini

Nato a Roma. Compie studi classici, possiede anche un diploma tecnico. Frequenta Sociologia a Trento e Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attiva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di lavoro e di vita in molti paesi e città del mondo - Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi - è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati a Bombay, Algeri e Lagos. Oggetto della trilogia sono la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay, per il quale cerca un nuovo editore. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, non ancora pubblicata. Traduce dalle lingue che conosce - inglese, francese, spagnolo, portoghese - come esercizio di scrittura. Vive nel Nordest.


Perù, Pedro Castillo verso la vittoria in un Paese distrutto e con profonde fratture

I concetti di José Carlos Mariategui sul collettivismo dei campesinos indigeni sono fatti propri dal maestro e leader sindacale marxista Pedro Castillo di Perù Libre, probabile futuro presidente del Perù, che toglierà il potere all’oligarchia.

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