Usa, solo 17 anni di pace. Sempre più alta la spesa militare

Spesa militare Usa 2022: 778 miliardi di dollari, 40% della spesa militare mondiale. Questa cifra supera la spesa complessiva degli 11 Stati che seguono gli Usa per la spesa militare. Equivale a 2,5 volte i 350 miliardi di dollari che erano destinati alla spesa sociale ma sono stati respinti dal Senato Usa perché “eccessivi”. Spesa militare prevista per il 2023: 813 miliardi di dollari. Troppo? Alla fine del dibattito Matthew Kroenig, consulente del Congresso per gli affari strategici, ha chiesto di duplicare la cifra. Si ricorderà che pure il responsabile della Nato ha chiesto di superare in fretta il 2% dei PIL nazionali di tutti i Paesi Nato.

Tra il 1965 ed il 1973 gli Usa hanno speso 300mila dollari per ogni nemico ucciso in Vietnam, e 88 dollari pro capite per i programmi destinati a combattere la povertà interna. Dal 1975 al 2018 la partecipazione al reddito nazionale del 90% degli statunitensi è calato dal 67 al 50%. Quella del 1% è aumentata dal 9 al 22%.

Difendersi da cosa e da chi? Da tutto, anche da quello che non si pensa. Ad esempio, il 3 luglio 2022 Bill Nelson, direttore della Nasa, ha dichiarato al giornale tedesco Bild che “la Cina vuole impossessarsi della Luna”. Non è una grande novità. Dalla loro indipendenza (1776) ad oggi, gli Stati Uniti hanno vissuto solo 17 anni senza guerra.

Eraclito d’Efeso (535 a.C. – 475 a.C.) osservava: “La contesa (intendeva la guerra) è madre e signora di tutte le cose, regina assoluta: ad alcuni assegna il ruolo di dei, ad altri quello di uomini… La contesa è universale, la giustizia è una lotta e tutto nasce dalla discordia e dal bisogno”. Perché i 25 secoli trascorsi da allora sembrano dargli ragione, si dovrebbe concludere che la pace sia un convitato di pietra della storia universale. Per fortuna, Eraclito ci ha offerto una consolazione: il sole spunta di nuovo ogni giorno.

P.s.: in “Di passaggio”, di Franco Battiato, Mario Scalambro cita Eraclito in greco: “È la medesima realtà il vivo e il morto, il desto e il dormiente, il giovane e il vecchio: questi infatti mutando son quelli, e quelli di nuovo [mutando] son questi” (“Frammento 88” Diels-Kranz, “Frammenti dei presocratici”).