‘La vita fino a ieri’: dal Pakistan a Modena, l’accoglienza passa per scuola, sport e lavoro

«Quello che non ho oggi lo avrò in futuro». Pensa positivo Isaac, 14 anni. Fino a pochi anni fa viveva in Pakistan, dove è nato. Oggi è a Modena, dove spera di costruirsi un avvenire migliore, grazie allo studio e al lavoro.

Dal Pakistan all’Emilia

Un viaggio difficile, rischioso, l’ha portato in Italia, dopo aver attraversato mezza Asia a piedi. Non tutti dei suoi amici sono arrivati. In Turchia ha continuato seguendo la rotta balcanica fino a Trieste, altri hanno proseguito via mare.

Il documentario

La sua storia, come quella di tanti altri minori non accompagnati, è al centro del documentario breve La vita fino a ieri, opera dell’associazione di volontariato VoiceOff di Modena, che realizza documentari sociali, promuovendo il cinema del reale.

‘La vita fino a ieri’, documentario dell’associazione VoiceOff. Si ringrazia Cristiano Regina, regista, per la gentile concessione

Un lavoro finanziato dal Comune di Modena, per raccontare una parte del progetto di inclusione che ha coinvolto 240 giovani richiedenti asilo, già sul territorio modenese. Una seconda accoglienza per imparare l’italiano, studiare e apprendere un mestiere: ora c’è chi vuole diventare saldatore, chi meccanico. Chi se la cava al tornio e chi sogna di fare il pizzaiolo.

Dai banchi di scuola ai laboratori

Scene di vita quotidiana, per questo gruppo di ragazzi – in prevalenza pakistani – che VoiceOff, con la regia di Cristiano Regina, ha seguito per sei mesi nei diversi momenti del progetto.

A scuola

Dalla formazione ai laboratori professionali, dalla falegnameria ai corsi per pizzaioli. Fino allo sport e alle risate in compagnia. Rispondendo alle domande dell’educatore Alex Spattini (per tutti il “Paggio”), della cooperativa Aliante, i ragazzi si mettono a nudo, raccontando le loro esperienze personali. Amici e famiglia mancano, ma loro guardano avanti, fortificati dalle durezze del passato.

Corsi per pizzaioli
Il progetto

Il progetto, realizzato grazie al Fondo asilo, migrazione e integrazione (Fami) della Ue, prevedeva tre anni di “Studio, sport e lavoro per l’integrazione”. A dare corpo alle diverse fasi del progetto sono state associazioni e cooperative del territorio, ciascuna nel proprio ambito (Caleidos cooperativa sociale, Edseg-Città dei ragazzi, fondazione San Filippo Neri, Consorzio gruppo Ceis, Csi Modena). Un esempio virtuoso di accoglienza, in linea con la legge 47/2017, a cui il Comune emiliano ha aderito.